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L'Agcom deciderà cosa lasciare online e cosa no?


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Il prossimo 6 Luglio sarà una data importante. Se non cambierà nulla l’Agcom avrà facoltà di imporre sanzioni e censurare siti web che contengono materiale che si presume sia in violazione del diritto d’autore. Si potrà decidere senza esserne sicuri e si potrà decidere senza che ci sia un giudice a stabilirlo. Il desiderio di controllo della rete rischia di portarci a livelli della Cina.

Ci sono dei poteri che hanno sempre visto male le possibilità offerte dalla rete. Il fatto che le persone comuni possano godere di un’ampia libertà di informazione va contro la necessità di tenere segrete delle cose e quindi riduce la possibilità di tenere buono il popolo. In passato la stampa “libera” svolgeva egregiamente questo ruolo strumentale, ma con Internet le cose sono molto diverse.

Poiché la libertà di Internet porta inevitabilmente a degli abusi di alcune persone è facile usare questi pretesti per imporre delle leggi che all’occorrenza possano essere usate per zittire questo o quello. Se già è possibile accusare qualsiasi sito di stampa clandestina (soprassediamo sul concetto di “stampa clandestina” nell’Anno del Signore 2011 in piena era Internet) dal 6 Luglio sarà possibile anche accusare qualsiasi sito di ledere il diritto d’autore di qualcuno. Anche se poi non è vero il sito sarà oscurato o verrà sanzionato pesantemente.

L’Agcom, l’Agenzia per le Garanzie nelle Comunicazioni, minimizza dicendo che in fondo non c’è nulla di male. Bisogna alleggerire la giustizia dando in carico all’agenzia il compito di controllo della legalità della rete. La cosa pazzesca è che potrà farlo senza rendere conto a nessuno. Potrà decidere e poi chi è stato colpito potrà, se vorrà, fare ricorso.

Secondo l’Agcom questo modo di procedere non lede le libertà personali. Infatti le persone comuni potranno continuare a navigare felicemente tra i siti non oscurati.

Negli ultimi giorni qualcosa però si è mosso. Prima un attacco DDOS ha portato all’oscuramento del sito dell’Agcom per due giorni a cui è seguita una risposta seccata su Twitter dell’agenzia. Adesso si è mossa anche una parte della politica, in particolare l’Italia dei Valori, che non vede di buon occhio che si dia ad un ente privato un potere che dovrebbe essere gestito dalla Giustizia ordinaria con tutte le garanzie del caso per tutte le parti in causa.

Vedremo nei prossimi giorni come si evolverà la situazione.files/files/

3 Commenti per “L'Agcom deciderà cosa lasciare online e cosa no?”

Inserito: 30/06/2011 12:15

[…] di tenere segrete delle cose e quindi riduce la possibilità di tenere buono il popolo. […] Leggi l'articolo completo su Webnology Condividi su […]

Commento di
eugenio padovan
Inserito: 30/06/2011 13:56

Bisogna reagire e duramente perchè è da molto tempo che tentano, i politici e non solo, di zittire un grande strumento di democrazia, partecipazione e confronto.
eugenio padovan

Inserito: 01/07/2011 05:15

[…] il sito saitfainder oppure iscriviti al feed Leggi l'articolo completo su AlterVista Condividi su […]

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