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Geocities ci saluta, ma sarà conservato in una teca di vetro


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Geocities è uno storico servizio di hosting gratuito. Nato nel lontano 1994 come Beverly Hills Internet (BHI) ha avuto un’impostazione originale catalogando i siti in “quartieri” e puntando molto sul concetto di community. Geocities ha raggiunto il suo apice a fine 1998 quando ogni azione valeva oltre 100 dollari ed era il terzo sito web più visitato al mondo.

A inizio 1999 Yahoo! acquisì la società decretandone il declino. Un primo duro colpo fu quello di tentare di imporre un regolamento con cui i contenuti degli utenti diventavano proprietà di Yahoo!. L’atteggiamento poco amichevole di Yahoo! nel gestire la cosa svuotò di fascino il marchio Geocities e i vari webmaster cominciarono a migrare verso nuovi hosting. Si eliminò anche l’inutile, ma simpatico, sistema a quartieri. Capendo che non era economicamente remunerativo si cominciò una politica che doveva portare i webmaster ad utilizzare la piattaforma a pagamento di Yahoo!, ma il tentativo non ebbe grande successo e Geocities è pian piano finito nel dimenticatoio.

I vertici di Y! se ne ricordarono soltanto alcuni mesì fa, ad Aprile. In un’ottica di risparmio si decise di staccare la spina. Dal 23 Aprile 2009 è impossibile registrare nuovi account e il 26 Ottobre il tutto è stato oscurato. A differenza con quanto successo con Tripod di Lycos non si è nemmeno tentato di vendere Geocities a qualcun’altro. Questo la dice lunga su quanto volevano bene a Geocities.

Esistono però nel mondo tante persone che hanno a cuore la conservazione delle cose, non perché abbiamo un valore commerciale, ma perché rappresentano un oggetto storico da conservare per chi verrà dopo di noi.  Sono così nati diversi progetti. Oltre al solito Archive.org che si è fatto avanti con un proprio progetto, è da segnalare anche l’iniziativa di Jason Scott. Delle teche di vetro che conserveranno Geocities per il futuro.

Jason Scott si è poi sfogato contro lo staff di Yahoo!, lamentando un’assoluta non-collaborazione, tanto da cominciare a odiare Yahoo dal profondo del cuore. Come dargli torto? Ma come abbiamo visto Yahoo ha sempre trattato Geocities come un estraneo, non salutando neanche quando lo ha accompagnato all’uscita, verso il paradiso dei siti web.files/files/

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