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Chiusi 73.000 blog per un link terrorista


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Se in Italia si cerca di evitare in tutti i modi la legge bavaglio e ogni tanto rispuntano come funghi delle norme che cercano di “responsabilizzare” Internet rendendo perseguibili i blogger nel momento in cui qualcuno si sentisse offeso dai commenti a un post, dall’altra parte dell’oceano non se la passano tanto meglio.È successo che il servizio di blogging americano Blogetery è improvvisamente scomparso dal web. Inizialmente nessuno sapeva perché, poi si è scoperto che è stato chiuso perché il loro hosting provider ha staccato la spina su richiesta del’FBI. Il motivo? Su uno dei 73.000 blog ospitati c’erano dei link a materiale “terroristico”, intese come istruzioni per la costruzione di armi e propaganda.

Ora, il Presidente Premio Nobel per la Pace Barak Obama ha deciso di andarci con la motosega contro ogni tipo di pirateria informatica, compresa quella di stampo paramilitare. Lascia un po’ perplessi il metodo: abbattere una foresta per strappare una pianta di gramigna.

Chiudere tutto un servizio perché uno degli utilizzatori è marcio era quello che si voleva introdurre in Italia con la legge anti-blog. Per fortuna da noi si è fatto un mezzo passo indietro vista l’assurdità della cosa, ma sembra che da altre parti la strategia sembra aver convinto il legislatore. E menomale che il primo presidente di colore era un appassionato di Internet. Almeno Bush, che non ci capiva una mazza, e più o meno lo ignorava.

Si finisce sempre nel solito discorso: un fornitore di servizio è tenuto a controllare in maniera attiva tutti i contenuti che ospita o elabora? Perché se è così torniamo direttamente all’età della pietra perché bisognerebbe denunciare le aziende telefoniche che prestano i loro servizi a banditi e terroristi, bisognerebbe denunciare chi costruisce le strade e non controlla che non vengano usate per scappare dopo un furto o uno stupro e dovrebbe andare in galera chi produce la benzina e le auto per gli stessi scopi. Un controllo attivo, cioé un omino (molti omini) che controllano in ogni istante cosa viene fatto, è una faccenda molto onerosa e renderebbe impossibile la quasi totalità di ciò che di buono succede su Internet che è basata sull’impegno personale e sul buon senso di chi partecipare ogni giorno alla vita in rete.files/files/

2 Commenti per “Chiusi 73.000 blog per un link terrorista”

Commento di
DarkWolf
Inserito: 21/07/2010 14:14

È inconcepibile questo modo di fare 😐
Si chiedeva la sospensione del blog interessato e non la chiusura immediata di ben 73.000 blog “puliti” :/
Se continuano a fare così il web rischierà di collassare.
Immagina AV, col suo milione di account, se venisse chiuso da un momento all’altro a causa del primo idiota qualunque…

Commento di
Caribe 1999
Inserito: 21/07/2010 15:18

Speriamo che non accada, altrimenti mi tocca cambiare lavoro!

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