Il Web è veramente marrone?

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Qualche giorno fa ho letto un articolo proveniente dai feed di AlterVista intitolato “Il web è veramente uno schifo“. L’articolo faceva delle considerazioni sul fatto che il tanto amato web 2.0 è in realtà un mondo in cui tutto viene copiato, riciclato, rielaborato, spacciato per proprio. E’ sicuramente un fatto vero che molti webmaster non rispettano il prossimo e semplicemente fanno copia e incolla di contenuti prodotti da altri. L’articolo termina con un post scriptum del genere “ah ho dimenticato…” (trasposizione di un modo di dire che ha senso solo nella comunicazione verbale… cavolo se scrivo un articolo lo rileggo almeno una volta! ndCaribe) che dice “Dopo le brutte esperienze avute non posto quasi più nel web contenuti originali, ma solo cose scopiazzate per passatempo.“. Più che una resa una nuova presa di posizione.Poiché mi piace dire la mia quando leggo qualcosa di interessante ho provato a replicare al post. Non sarà stato il miglior commento della storia, un po’ buttato lì, ma con mia amara sorpresa è stato eliminato 🙁 Niente di grave, però unito alla considerazione finale dell’articolo da un quadro piuttosto triste.

Lo scopiazzamento selvaggio è una pratica che esiste da sempre. Venivano copiati articoli cartacei, figurarsi quelli digitali. Negli anni ho subito anch’io alcuni scopiazzamenti. Quello che ricordo meglio è quello a opera di un articolo su Zelda sul NintendoClub ad opera di un giornalino di sfigati. Un giornalino di carta che copiava i nostri contenuti… figo! 🙂 Chiaramente ci siamo rimasti molto male. Qualcuno del Club aveva anche proposto di sporgere denuncia, ma c’erano dei motivi per cui non sarebbe stato possibile: non eravamo una testata pubblicata (e non lo siamo neanche adesso) e quell’articolo (forse è l’unico) era stato tradotto da un giornalino tedesco 😀 Che ridere!

La cosa che rode di più non è tanto il diritto di riportare un articolo, ma il fatto che non sia riportato l’autore. Chi scrive liberamente sul web non lo fa per lucrarci, almeno non per camparci, se poi viene anche privato del riconoscimento della propria opera chiaramente gli girano le balle.

Recentemente sul NintendoClub ci siamo accorti dell’esistenza di un forum che scopiazzava allegramente le nostre recensioni. I vari redattori si sono nuovamente presi molto male. Allora ho provato a scrivere all’admin di quel forum spiegando le mie ragioni. Dopo qualche tentativo di difesa del soggetto (“lo fanno tutti”, “pensavo non fossero vostre”) si è reso conto del torto che ci stava facendo e dopo essersi scusato sul nostro forum ha riportato la fonte da cui prendeva i testi.

Sarà stato un caso isolato (spero di no), ma Internet ha aperto una nuova era della comunicazione in cui tutto è condiviso. Le forme di successo in questo momento sono quelle in cui ci si mette in condivisione, ma condivisione non vuol dire che l’altro può affermare che l’opera è sua. Se non si difende chi ha la capacità di creare opere originali si finirà per avere una massa informe e senza anima. Se si mettono insieme carote, sedano e altre verdure e si frulla il tutto si ottiene una roba marrone e il colore non è casuale.

L’Internet marrone sarebbe la fine per un sacco di cose. Diffondiamo il verbo delle verdure separate!!

PS L’immagine rielaborata di questo articolo è arrivata da qui: http://dieta.pourfemme.it/foto/verdure-estive-dieta/2/files/files/