Gli anni perduti

Per tutti i folletti del Fantabosco, siamo stati vicini alla disfatta del Satellite Russo. Sicuramente i più grandicelli di voi si ricorderanno gli anni d’oro del satellite quando ogni problema era risolto da questo gingillo di elettronica. Ricordiamo, tra gli altri, la costruzione delle piramidi di Giza e la colonizzazione di Marte da parte degli atlantidi.

Ma gli anni passano per tutti e le novità sul Satellite Russo non si contano. Partiamo dal principio e cerchiamo di capire quello che è successo.

Alla fine del 2002 i Puffi si sono alleati con Teletubbies e assieme sono riusciti a ottenere grandi risultati.

FOTO PUFFI + TELETUBBIES CON ARMI DA GUERRA

I poteri di Po hanno aiutato la feccia blu a far saltare tutti gli schemi mentali del Sindaco del Mondo. La cosa non ha causato nessun problema al nostro eroe preferito, ma il PICIU non esiste più. Il controllo del Satellite, che nel frattempo si è sposato con Hubble e assieme hanno partorito il primo cassonetto della monnezza spaziale, è passato nelle mani di un fantomatico gruppo dal nome fin troppo chiaro: Fant-o-matic. Quello che a prima vista può sembrare la fusione tra una lattina di Fanta e un semaforo in realtà è il peggior gruppo indipendentista del mondo. Per così dire è il braccio armato dei Nonpensanti. Obiettivo del Fant-o-matic è la creazione di uno spazio vitale per gli alieni e intendono sfruttare il Satellite Russo per i loschi piani. In un certo senso il Satellite passato dalla parte dei cattivi, ma in realtà è in collegamento perenne col Sindaco del Mondo attraverso la fibra leopardo.

Il Sindaco del Mondo si è posto il nobile obiettivo di salvare i rospi del Guatemala dall’acidità di stomaco.

Ma dove sono finiti gli altri personaggi che decidono gli eventi sul nostro pianeta?

Ma chi è rimasto? Gli ex membri del PICIU adesso strappano i biglietti al cinema. La CIA diventata un’associazione di pescatori e il Sindacato dei Pastori Sardi è diventata la Confraternita degli Umbri Pescatori. Insomma una serie di capovolgimenti di fronte da far venire il capogiro anche a una ruota panoramica.

Ma un’altra terribile minaccia si profila all’orizzonte. Una nuova razza di dominatori vogliono conquistare il nostro pianeta, si tratta delle Sorpresine Kinder, temibili più che mai. Specialmente la serie Allegri Bombarioli rischia di conquistarci tutti.

Rimanete sincronizzati sul sito del Satellite Russo, perch solo da qui potete scoprire come veramente gira questo mondo.

La situazione Godzilla

Era l’alba in Giappone. Godzilla si era alzato tardi questa mattina, purtroppo la acciughe di sua nonna hanno uno strano effetto soporifero sul rettile e proprio la sera prima ne aveva mangiate due tonnellate per quanto erano buone.

In ogni caso Godzilla si alzò e notò che la giornata era veramente bellissima…

D’altronde a 3 chilometri d’altezza queste cose si notano subito. Godzilla una degli esemplari più alti della sua specie di lucertoloni mutanti. A differenza dei suoi fratelli era per riuscito a inserirsi nella società degli umani grazie agli aiuti, e le mazzate, di King Kong. Era riuscito anche a trovarsi un impiego presso un’orologieria di Tokyo, dove si recava tutte le mattine alle 6:30.

Quel giorno per erano già le 6:15, cosa che fece abbastanza inervosire Godzilla che salutò frettolosamente suo figlio.

Si mise i pantaloni, la giacca e le scarpe uscì sbattendo la porta, sperando che il signor Tokonama gli perdonasse 10 minuti di ritardo.

Corri corri, Godzilla arriva in città, ma il signor Tokonama lo licenzia in tronco per 8 minuti e 50 secondi di ritardo! Putroppo bisogna sapere per in Giappone la precisione per gli orari è dalle 30 alle 50 volte maggiore rispetto al miglior impegato svizzero. Godzilla cercò di scusarsi inchinandosi più volte, ma senza successo. Tokonama, vecchio burbero, è un osso duro e non ripenserebbe a una decisione da lui presa, neanche se l’altro li comprasse una bicicletta.

Insomma, questa mattina non era certo delle migliori per il buon Godzilla. Anzi, se la prese parecchio a male. Poi notò anche che le acciughe gli erano un po’ rimaste sullo stomaco. Sfruttò l’occasione per scatarrare sulla bottega di orologiaio di 5 metri quadri del signor Tokonama.

Chiaramente il signor Tokonama, giapponese figlio di giapponesi da 25 generazioni, non ne fu contento, prima fece un’espressione divertita…

E poi pensò bene di chiamare alla PICIU per richiedere l’intervento di un qualche commando illegale che vendicasse la distruzione della sua minuscola bottega di mini-orologi di cui non aveva neanche finito di pagare il mutuo.

Godzilla però intercettò la chiamata e si infuriò ancora di più: oltre la beffa pure il danno! A quel punto le acchiughe di sua nonna gli salirono negli occhi e cominci l’opera di distruzione più totale che riuscisse a fare.

La gente cominciò a scappare da tutte le parti terrorizzata. Il panico dilagava, la distruzione pure di più, non c’era niente che resistesse alla furia devastante della bestia.

CHI POTEVA RISOLVERE LA SITUAZIONE???

Naturalmente Wolf, ‘Risolutore di Problemi’. Wolf arrivò a Tokyo da Los Angeles in soli 10 minuti a piedi. Un piede gli fu per fatale, quello di Godzilla appunto, che non ci mise più di 2 secondi e 30 centesimi per decidere se spiaccicarlo con il destro o con il sinistro. Una fine atroce, quella di Wolf, ma ricordiamolo nel suo ultimo istante di vita.

A questo punto solo il mitico Sindaco del Mondo poteva fare qualcosa. Fu immediatamente richiamato in servizio dai servizi dove svolgeva le sue mansioni e gli fu spiegata la situazione con parole semplici e pesate: “devi far fuori una lucertola a Tokyo”. Il Sindaco (stramente) capì all’istante e si trasformò da Sindaco del Mondo (attenzione questa è la prima foto del Sindaco che vi mostriamo)…

…in Terminator del Mondo!!!…

Godzilla aveva i minuti contati! Il Sindaco si recò subito sul posto e inizio la più incredibile battaglia che la storia degli ultimi 10 giorni ricordi.

Nell’angolo destro, in pantaloncini verdi, con un’altezza di 3424 metri e il peso di un milione di tonnellate…. GODZILLA!

Nell’angolo sinitro, in bermuda, con un altezza di 1.67 metri e un peso forma di 65 kg sfondato di 50 chili almento… TERMINATOR OF THE WORLD!!

L’incontro fu estremamente interessante, almeno 4 miliardi di persone poterono seguirlo in diretta mondiale. Anche se la differenza di peso si faceva sentire, il Sindaco faceva valere la sua immortalità.

L’incontro durò due giorni interi in perfetta parità, o meglio, ai punti avrebbe vinto Godzilla perché il Sindaco incassava soltanto, però, essendo un Death Match continuava a non vincere nessuno dei due contendenti. Il match fu talmente interessante che anche alcuni POV lo seguirono dalla luna, per un po’ tutti si erano rotti le palle.

Ad un certo punto il Sindaco decise di trasformarsi da Terminator del Mondo a Mazinga del Mondo.

Ma Godzilla ancora dominava. Ormai tutta la popolazione mondiale stava morendo di sonno, la gente non ce la faceva più, se ne voleva andare a casa, i bambini stavano piangendo, e il caffé, lasciato sul gas, aveva sporcato tutto. Tutto per sembrava ancora dover durare per molto, quando all’improvviso…

Una strana luce abbaglio Godzilla, che cadde, si ruppe 3 costole e causò un terremoto del 12 Grado della scala Richter che aprì immediatamente un’enorme spaccatura nella crosta terrestre da cui fuoriuscirono le lave più calde mai viste. Queste causarono degli sconvolgimenti climatici assurdi che concentrarono tutte le piogge acide del mondo nel punto in cui era caduto Godzilla. La lava e le piogge fecero reazione assieme a un paio di acciughe della nonna di Godzilla e ci fu un’esplosione pari a quella di dodicimilamiliarditrecentocinquantasettemilionisettecentotrentasettemilaottocentocinquantuno bombe atomiche montate su missili balistici intercontinentali a testata multipla.

Tutte le persone si erano risvegliate e viddero che Godzilla si era trasformato in un criceto.

Godzilla non lo capì mai, ma noi sappiamo cos’era stato quel bagliore: il Satellite Russo.

I non pensanti

Affronteremo oggi un argomento ben noto a chi, in questi mesi di lavoro, è riuscito a leggere i nostri succulenti ed eccitanti articoli: il Nonpensante, chi è e cosa vuole.

Partiamo col dire che questi essere alquanto deficienti vivono da anni sul nostro pianeta e (quasi) tutti noi abbiamo avuto la fortuna di incontrarne uno.

Alcuni ufologi li chiamano nordici, visto il loro aspetto: sfiorano i 2 metri di altezza, hanno capelli biondi e lisci, la fronte spaziosa, un fisico poderoso, per alcune donne sono molto sexy, ad altre non fanno né caldo né freddo, il caffè è meglio dalla moca, ecc…

Se vi guardate in giro potrete vederne più di uno. Ovviamente alcuni sono effettivamente svedesi o finnici, ma altri sono degli alieni e pertanto bisogna stare all’erta o stare vigili, quindi cominciate a farne a manetta (e non a pugnette, quelle lasciatele ai POV).

Ma perché noi li chiamiamo Nonpensanti. Per il semplice motivo che ora vi esporrà in forma eccezionalmente musicale: non capiscono un cazzo di niente.

Se ne incontrate uno provateli a chiedere qualsiasi cosa: chi ha creato l’universo, come si controlla una fusione nucleare, da dove viene, quante dita ha. La risposta, anzi le risposte sono due: ‘Uh?’ ed ‘Eh?’. Ecco il motivo che ha portato a chiamarli così. Il loro cervello è talmente evoluto da aver fatto il giro ed essere ripartito da capo, per questo si ritrovano con un sacco di conoscenze, ma nessuno sa esprimerle o metterle in pratica, un vero dilemma dell’evoluzione!

Come comportarsi quando se ne incontra uno? Se non avete a portata di mano un disintegratore molecolare o una pistola laser, vanno benissimo anche una mazza di legno o le scarpe col ferro per tirare calci nelle costole. Se non volete sporcarvi potete usare la votra macchina per metterli sotto. Se non volete essere violenti usate l’acido. Dimenticavo, perché bisogna ammazzarli?!

Molto semplice, il Nonpensante medio si crede superiore e di averlo più lungo, quindi vuole conquistare la terra perché pensa che gli spetti di diritto! Tentano in ogni modo di eliminare chi ci protegge e noi siamo i nostri primi protettori, quindi vuole ammazzare noi!

Insomma, vi ho spiegato come individuarli e come pestarli, ma anche perché. Cosa rimane da dire? Che se per sbaglio distruggete di botte un umano NON E’ COLPA MIA!!!

Criceto in fuga

Rocambolesca fuga di un criceto raccontata in prima persona per uno special televisivo sulla condizione dei criceti nella società moderna. Lo special è stato censurato dalle autorità televisive perché sovversivo. Grazie alle nostre fonti, però, siamo riusciti ad avere il Dossier e abbiamo deciso che noi del “Satellite Russo” dovevamo portare a galla la verità.

Tutto cominciò un pigro sabato pomerigio quando quei due miei piccoli padroni decisero di chiudermi in un labirinto da loro costruito mediante i mattoncini Lego per valutare la mia intelligenza. Quello non era un semplice gioco, ma con i dati da loro raccolti avrebbero fatto un elaborato sull’intelligenza dei criceti da consegnare a scuola. Insomma ero diventato un criceto da laboratorio.

La mia pazienza era ormai giunta al limite. Non riuscivo più a sopportare le sofferenze che mi venivano quotidianamente inflitte in quella che per me era una volta la casa della felicità e che poi si era trasformata nella casa della mia sofferenza e dannazione.

Niente mai mi aveva più umiliato in vita mia. Neanche quando la cameriera, Susy, scambiandomi per un volgare topo, mi aveva inseguito per tutta la casa tentando di uccidermi con tutto quello che le capitava a tiro nelle stanze dell’appartamento in cui tentavo di rifugiarmi.

In cucina aveva tentato di finirmi a colpi di padelle. Mi domando come mai avesse tentato di uccidermi con le padelle che poi avrebbe usato per preparare la cena ai propri datori di lavoro, per quanto questo non mi avrebbe dovuto meravigliare più di tanto visto che la vedevo regolarmente, attraverso le sbarre della mia gabbietta, fare delle schifezze nei piatti dei miei padroni. Si sa che la pulizia non è mai stata il suo forte.

In corridoio tentò di colpirmi con il vaso cinese, made in Taiwan, preferito di Jane, la mamma della casa, ma nel tirarmelo con quella sua mira del cavolo non fece altro che colpire il quadro preferito di John, il papà della famiglia, “Ritratto di un auto ritratto di Leonardo da Vinci mentre si guardava allo specchio da una finestra chiusa con le tapparelle abbassate”. C’à mancato veramente un soffio che mi colpisse. Il ritratto auto-ritratto era appena due metri e cinquanta centimetri sopra della mia testa (appeso al muro) e io stavo invece sul pavimento.

Nella stanza di Tommy, il piccolo bimbo della casa, mi aveva scaraventato contro Mazinga e Goldrake, ma per fortuna che ho studiato Roditoraggio (l’arte di rodere la pazienza dei robot giapponesi). Poi mi tirò contro Batman, che non sapeva cosa fare perché Robin gli aveva portato il bat-costume nella bat-lavanderia e quindi in quel momento indossava solamente le bat-mutande in ferro bat-tuto. Poi continuò tirandomi le figure del presepe napoletano e la chitarra dei puffi. Infine il più temibile avversario dello star system giapponese: Goku. La lotta che ingaggiammo fu ardua. Lui si era trasformato in Super Sayan e io mi difendevo come potevo. Se solo avessi accettato l’alabarda spaziale che Mazzinga, poco prima, mi voleva regalare l’avrei steso. Non sapevo più cosa fare, ero disperato, mi sentivo un criceto morto. Nella snervante attesa pregavo e guardavo il cielo attraverso la finestra. Quando ad un tratto vidi un bagliore, e poi ne vidi un altro, e poi un altro ancora. Era il Satellite Russo che si stava orientando e con un raggio di luce ridusse il pupazzo di Goku, quel pupazzo che è, in un cumulo di plastica sciolta e fumante.

Ne approfittai per rifuggiarmi nella stanza di Kate, la bambina di casa. Ma fu questione di pochi istanti e Susy mi rintracciò. Questa volta utilizzò le bambole di Barbie per sopraffarmi. Mi tirò contro: Barbie Stilista, Barbie Top Model, Barbie dal Barbiere, Barbie da una sua amica, Barbie mentre ha un incidente automobilistico con la macchina di Ken, Barbie al pronto soccorso dopo l’incidente e Barbie al suo funerale (mi tirò contro anche la bara in dotazione). Poiché che riuscivo a schivarle in pieno stile Matrix, iniziò a tirami i pupazzi di Ken: Ken che firma il modulo di constatazione amichevole della macchina incidentata da Barbie, Ken che bestemmia negli uffici dell’assicurazione a causa della macchina incidentata da Barbie, Ken dal carroziere, e Ken al funerale di Barbie.

Me la cavai egregiamente e schivando pupazzo dopo pupazzo riuscì a fuggire e a rifugiarmi nella camera da letto di John e Jane. Anche li Susy tentò di finirmi con degli oggetti. Questa volta però gli oggetti erano piuttosto insoliti per trovarsi in una stanza da letto: un trapano black & decker, un saldatore, un giravite, un frammento di un meterorite, ed un oscilloscopio.

Decisi di rifuggiarmi in bagno, ma anche li non riuscì a sfuggire alla sua furia criceticidia. Tentò d’apprima di annegarmi nella vasca da bagno vuota, poi pensò bene di riempirla d’acqua. Per aumentare l’effetto mortale dell’acqua aggiunse ammoniaca, candeggina e mastrolindo. Mi sentivo spacciato. Simulai di essere morto galleggiando nella posizione consona ai morti. Lei era contenta perché credeva di avermi sconfitto. Approfittai di un suo momento di distrazione nel cercare un qualche arnese per recuperare il mio corpo per nuotare fino a bordo vasca ed uscire da quell’ inferno di acque. Lei però se ne accorse immediatamente e iniziò nuovamente a tentare di uccidermi. Questa volta utilizzò un mezzo convenzionale: la scopa. Mediante questa sferrò una serie incessante di colpi che non riuscì a schivare purtroppo. Mentre mi colpiva tutta contenta diceva: “Ecco a cosa serve questo arnese, fino ad ora mi sono chiesta quale utilità avesse questo oggetto”, è stata una cosa che mi lascià perplesso, specialemente perché lei era una cameriera.

Stremato nel corpo e nello spirito, decisi di rifuggiarmi nell’unico posto che mi rimaneva: nella mia gabbietta in soggiorno. Con una disperata corsa arrivai fino al poggia piedi vicino al divano che utilizzai come trampolino per saltare sul divano, e in fine mi lanciai sul tavolino dove stava la mia gabbietta. Quindi vi entrai dentro e chiusi la porticina (a chiave), mi misi in un angolino mentre ansimavo sia per la corsa che per la paura. Mi sentivo il cuore in gola, quand’ecco che Susy entrò in soggiorno agguerrita più che mai. Mi vide nella gabbietta e scoppiò in una grassissima risata e disse: “Sei proprio un criceto scemo, hai visto che sono riuscita a rimetterti nella gabbia?”. In quel momento mi si ammosciarono la coda e i baffi. HA FATTO TUTTO QUESTO PERCHÉ SI SCHIFAVA DI PRENDERMI CON LE SUE MANI PER RIMETTERMI IN GABBIA!!!

Da quel giorno la rabbia crebbe dentro di me e sempre più a fatica sopportavo i campionati casalinghi di lancio del criceto contro il muro che i miei padroni si divertivano tanto a fare e che a me non piacevano affatto; oppure quando in estate mi depilavano e mi denudavano la carne perché mi vedevano ansimante dentro la gabbia credendo che avessi caldo. Io avevo solo sete… ma quello che odiavo di più era quando i bambini si divertivano a giocare all’allegro veterinario con me. Specialmente quando volevano giocare a curarmi la febbre e mi mettevano dieci supposte una di seguito all’altra. E adesso ci si mettevano anche con gli esperimenti scientifici. Basta! era ora di finirla. Dovevo andarmene, dovevo inseguire i miei sogni di roditore. Dovevo evadere dalla mia gabbia.

Iniziai ad addestrarmi e a preparare il piano. Con grande zelo mi misi a studiare le abitudini degli abitanti della casa, feci una cartina topografica dell’appartamento, presi lezioni di Judo, mi esercitai al poligono di tiro, seguii lo stesso addestramento delle truppe speciali della marina degli Stati Uniti, studiai Russo, Giapponese, tutte le puntate di Mac-Gyver e dell’A-Team, ma soprattutto seguii una sana alimentazione.

In poco tempo riuscii a preparare tutto. Il piano prevedeva una fuga rocambolesca. Mediante l’esperienza accumulata dai telefilm di Mac-Gyver e dell’A-Team costruii, nei momenti di distrazione dei miei padroni, un apri sbarre servendomi della mia ruota. Collegai l’asse della ruota mediante un filo metallico alle sbarre, così mi sarebbe bastato correre un po’ nella mia ruota per aprirmi un varco per fuggire. Mediante la segatura della mia gabbia feci una polvere accecante. Con la cacca della settimana passata preparai un colore da spalmarmi in faccia per mimetizzarmi nell’oscurità. Con il telo copri-gabbia feci una corda (che è sempre utile, nei casi disperati è utile per impiccarsi per non cadere vivo in mani nemiche). Tutto era pronto aspettavo solo il momento giusto.

Finalmente un martedì sera mi si presentò una buona occasione. In TV c’era il festival della canzone napoletana, e tutti sembravamo ipnotizzati dalla TV, poiché noi eravamo negli Stati Uniti e ci sembrava strano che un programma partenopeo potesse essere ricevuto ad una così lontana distanza. Sebbene stupiti, tutti i membri della famiglia erano ansiosi di vedere l’esecuzione di Gigi D’Alessio che quella sera avrebbe dovuto cantare un vecchio successo dei Litfiba: “O Sole mio”. Anche io mi meravigliavo di tale evento. Non intendo della performace di Gigi D’Alessio, ma del fatto che tale programma venisse ricevuto fino negli Stati Uniti. Mentre contemplavo la potenza delle onde elettromagnetiche guardando il cielo, la mia attenzione si calamità su di una stella molto luminosa che vedevo per la prima volta. Non ci misi molto a realizzare che quello era il Satellite Russo che aveva deciso di darmi una mano fornendomi un diversivo per scappare. Era giunto il momento d’agire.

Mi misi nella ruota e iniziai a correre a più non posso per aprirmi un varco fra le sbarre mediante il marchingegno che avevo costruito. Dopo di ciò mi misi la cacca mimetica in faccia, e indossai le attrezzature. Con il cuore palpitante passai attraverso il varco che mi ero aperto fra le sbarre, e strisciai fino al bordo del tavolo. Intanto in TV si stava esibendo Pino Daniele. Dovevo stare attento a non fare alcun rumore. Legai la corda ad un angolo del tavolo e mi calai fino in terra. Mi misi dietro un piede del tavolo per osservare meglio il campo d’azione. Mediante il periscopio vidi che erano ancora tutti ipnotizzati dalla TV allora corsi verso il muro e proprio con il fare di un soldato dei gruppi speciali della marina presi il mio mitragliatore. Non avevo intenzione di uccidere nessuno, ma nel caso in cui qualcuno avesse tentato di fermarmi non avrei esitato a sparare. Indossai gli occhiali ad infrarossi per individuare dove era il gatto. Stava sonnicchiando vicino alla TV. Adesso dovevo solamente trovare una via per evadere dall’appartamento. Mi diressi in cucina senza farmi scoprire. Per mezzo delle tende che arrivavano sino in terra mi arrampicai fino alla finestra, la aprì senza fare rumore e uscì.

FU LA SCELTA PIÙ SBAGLIATA DI TUTTA LA MIA VITA. Non sapevo che l’appertamento fosse l’ultimo piano di un grattacielo di centoventi piani. Fortunatamente i miei riflessi di criceto mi vennero in soccorso e riuscì ad aggrapparmi con una zampetta al bordo della finestra evitando di finire sul marcapiede centoventi piani più sotto. Sotto i miei piedi vedevo le luci della città e delle auto. Un forte vento soffiava e minacciava di farmi perdere la presa e farmi precipitare nel vuoto. Così mi issai e mi reintrodussi nell’appartamento. In quel momento capii che la mia unica speranza era quella di evadere attraverso la porta di ingresso.

Mi calai dalla finestra sempre attraverso le tende e rasentando i muri arrivai fino quasi alla porta di ingresso, quando sentii che qualcuno mi stava osservando. Mi voltai. Era il gatto. Non so come, ma mi aveva scoperto. Iniziò ad abbaiare e ringhiare e ciò allarmò i padroni di casa, perché pensavano che lo psicologo per animali era riuscito a far superare al gatto quella crisi di identità che lo affliggeva dopo avere scoperto che il gatto della pubblicità dei Friskies era morto. Tutti gli abitanti dell’appartamento capirono quindi le mie intenzioni e ne nacque subito una violenta coluttazione fra loro e me. Per spaventarli decisi di utilizzare il fucile mitragliatore che avevo in dotazione, ma a causa dell’elevata tensione non riuscii a mettere la sicura. Partì a mia insaputa una scarica di colpi che uccise tutti i membri della famiglia, gatto compreso. Ero disperato. Cosa avevo mai fatto? Un così atroce delitto!

Gli spari allarmarono i vicini che corsero a vedere cosa fosse successo. Inoltre la polizia era già sopraggiunta a causa dello strano fenomeno della ricezione del festival della canzone napoletana nel nostro palazzo. Avevo poco tempo. Nascosi tutto e mi richiusi nella gabbia proprio nel momento in cui la polizia fece irruzione nell’appartamento.

La polizia fece le indagini, io fui anche interrogato al processo, ma non confessai il delitto e per mancanza di prove fui scarcerato. Mi hanno affidato ad un’altra famiglia e ancora oggi nel buio della mia gabbietta spero di fuggire verso la libertà.

I personaggi chiave

Qui di seguito vi elenco i personaggi e le tecnologie che hanno influenzato tantissimi eventi storici, dalla Caduta dell’Impero Romano, alla crezione della pomata contro le emorroidi.

Il Satellite Russo

Anche se si chiama ‘Satellite Russo’ è di fabbricazione Sovietica. Negli ultimi giorni dei soviet si lanciò un programma spaziale segretissimo, talmente segreto che neanche Gorbaciov ne sa nulla ancora oggi. 25 scienziati di insulsa fama furono arruolati nella costruzione di un satellite-specchio che doveva servire a illuminare regioni della steppa siberiana per renderle meno ostili alla vita degli uomini. A causa dei tumulti che segnarono la fine dell’URSS la gerarchia di comando verso questa crew fu contemporaneamente interrotta. I nuovi capi della nascente Russia non erano però a conoscienza di questo progetto che finì per evolvere in modo completamente indipendente da qualsiasi governo. I centri di comando di questo satellite sono in un luogo indefinito del globo. C’è chi afferma che siano in Siberia, chi a Cuba, chi sotto la Casa Bianca, chi in un Caravan parcheggiato in piazza San Pietro. Sta di fatto che il centro prende comandi soltanto dalla PICIU e quindi dal ‘Sindaco del Mondo’. Gli obiettivi del Satellite vengono stabiliti di volta in volta a caso. Si dice che abbia anche dei poteri paranormali, ma il Sindaco smentisce.

I Criceti Miniaturizzati

Chiedete a un qualsiasi ingegnere del globo quale sia la tecnologia che ha rivoluzionato il mondo dal secondo dopoguerra. Vi dirà il transistor. In realtà è quello che tutti vogliono far credere ai comuni mortali come VOI! In realtà il vostro PC, il vostro Palmare, lo stereo e qualsiasi oggetto legato all’elettricità è funzionante grazie ai Criceti Miniaturizzati, alias MiniHamster, alias MicroH, alias Nanotecnologie. Vi spiego anche perché. Avete mai visto un criceto volgare in una gabbia? Cosa c’è nella gabbia? Un criceto volgare, un pò di segatura, del mangime, una ruota. Osservate la ruota, il criceto ci sta spesso dentro a correre per tenersi in forma e per mostrare i muscoli alla criceta. Immaginate ora di ridurre la dimensione della gabbia e del suo contenuto a dimensioni pari al diametro di un capello e di istruire la criceta con l’elettroshock. Otterete una piccolissima unità abitativa e intelligente!!! Integratela su un chip. Avete ottenuto un piccolo studio dove il criceto produce elettricità e la criceta gestisce la logica del chip! Pensate che sia assurdo, allora vi spiego un particolare. Quando Windows vi crasha di chi pensiate che sia colpa? Del vostro Sistema Operativo (schifoso)? NO! Di Bill Gates? In parte! In realtà i due coniugi stanno facendo sesso.

La Fibra Leopardo

Si tratta di una nuova tecnologia dai risvolti impensabili. Sviluppata per essere l’erede della fibra ottica e utilizzando la fisica quantistica si è ottenuta una fibra dagli effetti devastanti. Le sue proprietà si riflettono nel nome: è formata da una serie di macchie nere paragonabili a piccoli buchi neri. La materia che entra in un buco viene trasferita via teleselezione con tariffazione a scatti verso un’altro buco d’uscita. Incredibile vero? Parti del Satellite Russo sono giè realizzate con questa tecnologia ed è nel programma della PICIU la realizzazione di Internet III che sarà ribattezzata Rete FICA (Finalmente si Inizia Con l’Amore) che permetterà la trasmissione a pacchetto di caffè caldo.

Il Sindaco del Mondo

E’ arrivata l’ora di presentare il personaggio che regge i fili dell’umanità. Alla fine degli anni ’50 l’ONU, la NATO, l’URSS, la WWF, la LIPU e l’unione dei pastori sardi, per garantire la pace nel mondo, organizzarono un mega summit sull’Everest. Avevano intenzione di fondare la PICIU (Pace Internazionale Con Interessi Ultrarenditizzi). Putroppo accadde un evento non previsto: i capi soviet portarono 2 ettolitri di Vodka Ubriakov. Il summit i trasformò in un’immensa orgia, vista la presenza di una serie di ragazze diciottenni prosperose e volenterose. Verso la fine, tra i fumi dell’alcool e della cannabis, si elesse a capo supremo del mondo un apparente ragazzo fattorino della Pizza Hut che aveva portato una pizza. Il fato volle che questo fosse l’appartenente a una rara specie immortale di Jedi Alpha 6. Fin qui niente di male, peccato che abbiano permatozoi la posto dei neuroni. Essendo l’incarico a vita ed essendoci la clausola di irrevocabilità, dovremo sopportare il Sindaco per il resto dell’eternità come padrone della terra.

Piccoli Omini Verdi

Sono detti anche POV. Cosa c’entrano? Ve lo spiego subito. Ogni fenomeno inspiegabile che accade è opera loro. Le luci nel cielo, la scomparsa di persone, i Puffi, tutta colpa loro. Si fanno vedere molto raramente e solo in costume, sti bastardi.

Puffi

Quando abbiamo avuto la possibiltà tecnica di realizzare questo sito avevamo erroneamente sottovalutato la posizione dei Puffi nella nostra società. Andando avanti nelle nostre ricerche abbiamo invece scoperto che questa razza bastarda in realtà ha in mano il mondo. Il Puffo, i servizi segreti dei Puffi, ha le mani invischiate in tutto: omicidi, furti, torture, stupri, viaggia spaziali, alieni, CISE, ovunque! La trasmissione televisiva ononima è soltanto una facciata per nascondere un traffico di armi e droga nel sudest di Marte.

Una giornata col Sindaco

Questo è un rapporto dettagliato passatomi dal Zero-Zero-Puffo sulle abitudini e i vizi del ‘Sindaco del Mondo’. E’ importante conoscere le abitudini di chi cerca di dominare il nostro mondo. Questo resoconto di giornata è un documento di vitale importanza per la nostra missione.

“Ore 14:00 – Come ogni mattima il Sindaco del Mondo si alza dal suo letto ergonomico fatto di giornali e da una panchina. Anche se vive in una villa in affitto di 2 metri quadrati non è mai riuscito ad abituarsi alla morbidezza dei materassi moderni. D’altronde dopo 3 secoli di vita da barbone uno si affeziona alle proprie abitudini.
Dicevamo che il Sindaco si alza dal suo ‘letto’ e si sposta in cucina tramite teletrasporto, anche se non avrebbe dovuto far altro che sedersi sul letto, però lui stesso ha voluto che i POV gli installassero questa apparecchiatura per evitare sforzi (?) inutili. La sua incredibile cameriera personale entra nella stanza e appoggia con la solita delicatezza il vassoio pieno di delicatezze sul tavolino di oro zecchino. Come ogni mattina rivolge uno sguardo erotico verso il Sindaco, leccandosi le labbra, stringendosi un seno e toccandosi lì. Come ogni mattina al Sindaco viene un attacco di vomito vista la bruttezza della sua cameriera personale di 75 anni maledicendo il giorno in cui l’aveva assunta confondendo un 72 con un 22. La caccia come al solito con aria stufata e rassegnata.

Ore 14:15 – Dopo aver assaggiato brevemente il latte caldo e un biscottino prende il giornale che viene portato tutte le mattine assieme alla colazione… guarda la prima pagina… la fissa per svariati minuti… il suo viso si corruccia a tal punto da ritrovarsi con la bocca dietro all’orecchio, perché non riesce a capire… cosa fosse… quella figura! Poi si accorge di avere il giornale in mano al contrario, lo gira e capisce che quello era un triangolo. Si accerta che nessuno avesse visto quello che era successo e finisce velocemente la colazione, peccato che non abbia guardato dentro la televisione dove sto nascosto.
Va nello spogliatoio, passando distrattamente accanto la palestra, il suo sexy-shop personale, la sua farmacia, il supermercato, il parcheggio e l’aereoporto. Finito di girarsi verso destra rientra la sua cameriera Matilda che lo spoglia, lo lava integralmente, e lo veste con il suo vestito d’ordinanza: una maglietta nera con la scritta bianco fosforescente ‘Sindaco del Mondo’ che serve a indentificarlo. Un paio di Jeans blu, avuti al suo ultimo compleanno da Bush, e un paio di sandali. S’incammina verso l’uscita del suo monolocale mentre Matilda rifà il letto. Devo dire che tutta questa scena è assurdamente squallida, adesso uso la fibra leopardo per spostarmi in un altro posto per continuare ad osservarlo.

Ore 15:00 – Ogni mattina il Sindaco compie il breve tragitto di 12.43 metri che separa la sua villa-monolocale-container dal centro operativo della PICIU. Peccato che ogni mattina riesca a perdersi malgrado debba soltanto seguire una riga rossa dipinta a terra per aiutarlo. Ogni mattina, alle 15:12 un corpo speciale della PICIU parte con un elicottero nero senza scritte alla ricerca del Sindaco. Per fortuna, con l’aiuto del GPS, si riesce a rintracciarlo in poco più di 10 minuti. Prima ci volevano delle ore. Una volta riuscì a cadere in fondo all’Oceano Atlantico e ci volle un sottomarino per ripescarlo. Un’altra finì su Marte perché rimasto attaccato a un UFO. Si fece 15 giorni di vacanza e tornò con un’abbronzatura da fare invidia.

Ore 16:02 – Puntuale alle 16:02 il Sindaco fa il suo trionfale ingresso al centro operativo dopo essere sopravvissuto all’ennesimo attacco della CIA che tenta di eliminarlo ogni giorno. Oggi hanno tentano con una soluzione di acido cloridrico bollente. Il tentativo più divertente fu il 13/01/1977 quando cercarono di tagliarlo con un laser preso in leasing dai POV che saltò in aria uccidendo tutte le persone che si trovavano nel centro operativo. Il Sindaco se la cavò con un mal di testa causato dalla notte insonne. Il tentativo di oggi riesce a sciogliere i vestiti del Sindaco, che così rimase il resto della giornata completamente nudo. Inoltre gli regala una capigliatura platinata niente male.
Passato l’attentato, il Sindaco prende il suo posto nella sua poltrona personale. Il Centro operativo PICIU, che d’ora in poi chiameremo brevemente Ronzo, assomiglia moltissimo alla plancia della Enterprise di Star-Trek a causa della simpatia del Sindaco per quella serie ispirata a un fatto vero.

D’un tratto il silenzio cala nel Ronzo. Il Sindaco ha premuto il pulsante che apre il suo microfono. E’ il momento più importante della giornata e qui dobbiamo aprire una piccola parentesi sull’utilità del Ronzo. Il Ronzo è in pratica il centro del Mondo. Da qui vengono eseguite tutte le missioni di sicurezza planetaria. Alle ore 16:30 di ogni giorno viene avviata una missione di vitale importanza per tutto il pianeta della durata massima di 24 ore. Le missioni possono essere di tutto: respingere un attacco alieno, uccidere un presidente, salvare una nazione dal crollo economico, fermare una guerra e via così. Il Sindaco, seguendo meticolosamente il protocollo da lui ideato pronuncia le fatidiche parole: ” ‘zzo si fa? “. Il capo dei servizi segreti, tale Supergenerale Mountymau, elenca le missioni disponibili per la giornata:

  • Evaporizzazione della casa del vicino rompicoglioni del Supergenerale
  • Acquisto di 2 ettolitri di birra tedesca a 9.5°
  • Distruzione dell’arsernale missilistico intercontinentare a testata nucleare multipla mondiale

Anche se le missioni 1 e 2 sembrano inutili, posso affermare con assoluta certezza che sono le più sensate di questa settimana, pensate sia facile inventarsi 3 missioni al giorno? Tutti i giorni? Avete mai provato? Ieri erano:

  • Furto del lecca-lecca del vicino rompicoglioni del Supergenerale
  • Esibizione di un comico fallito che non fa ridere neanche i porci

E l’altro ieri:

  • Spezzare una chiave nella serratura della casa del vicino rompicoglioni del Supergenerale
  • Visione collettiva di una puntata dei Puffi (che io avrei apprezzato sicuramente)

Vi state chiedendo perché non viene mai cambiato il terzo obiettivo? Sarebbe quello che porterebbe la pace nel mondo. Ma Bush, sapendo una cosa che adesso vi svelo, sa che non verrà mai scelto e lo ha messo a posta per farsi il bello con Clinton. Il fatto è che il Sindaco ha estreme difficoltà a contare fino a 2, non riuscirebbe mai a contare fino a 3.
Passano i minuiti, in attesa della scelta del Sindaco. Nel frattempo in un angolo del Ronzo si effettuano le puntate della scommessa giornaliera. Il primo obiettivo dato a 0.9, il secondo a 8000 e il terzo a 100000000000. I Bookmakers fanno un sacco di soldi qui.
Dopo circa 5 minuti il Sindaco si alza e da protocollo recita le parole: “Oggi tocca al numero uno”. In questo istante succede il finimondo, tutti corrono imprecano nelle lingue più diverse per aver perso 10 centesimi anche oggi.

Ore 18:35 – Viene avviata la missione. Per la distruzione del vicino del Supergenerale verrà utilizzato il ‘Satellite Russo’, ovviamente. Riporto qui il discorso tra il Supergenerale e il Satellite Russo:
SG- Centro Operativo PICIU chiama Satellite Russo, Satellite Russo ci sei?
SR- Qui Satellite Russo, sono in orbita.
SG- Satellite Russo ho una missione per te.
SR- Supergenerale forse non ha capito: sono in orbita!
SG- Spiegati meglio Satellite Russo
SR- Mi sono appena fumato uno spinello
SG- Satellite Russo non fare il coglione, chi ti ha spedito quella roba?
SR- Due amici cubani, via Internet
SG- Satellite Russo fatti una dose di ripijo, ti ho lasciato un bidone nella buca delle lettere
HU- Ehi Rus, non mi mettere le mani là!
SG- Satellite Russo chi c’è là con te?
SR- Hm? Ehm… Nessuno!
HU- Rus, mettimelo qui! Non là! Qui!
SG- SATELLITE RUSSOOOOO!!!!!
SR- Sorry Sir, ma c’è Hubble che vuole il mio specchio dentro il suo telescopio…
SG- Tirale un calcio nel culo
SR- Sbam! Satellite Russo pronto e in attesa di istruzioni
SG- Satellite Russo posizionati su coordinate 54°45’87” latitudine e 98°39’82” longitudine
SR- Obiettivo puntato
SG- Deflettore al massimo della potenza, pronto al fuoco
SR- Deflettore al massimo della potenza, pronto al fuoco
SG- Fuoco!
SR- BZZZZZ Onda energetica lanciata.
SG- Abbiamo la conferma. Satellite Russo passo e chiudo
SR- Ciao! Vieni qui… Hubble…

Ore 18:40 – Tutto lo staff segue l’evolversi della situazione: il colloquio in pieno rispetto del protocollo tra Supergenerale e Satellite Russo, il lancio dell’onda energetica e la distruzione della villa-monolocale-container del Sindaco del Mondo, vicino del Supergenerale. Tutti esultarono, ma proprio tutti, anche il Sindaco che ovviamente non aveva capito un tubo di quello che era successo. Poveretto.

Ore 20:00 – Dopo una giornata intensa di partite a Scopa e Asso Piglia Tutto, alle 20:00, si chiude il Ronzo che si trasforma in un Night dove succede di tutto, ma non si ricorda mai niente. Il Sindaco qui da il meglio di se fino a notte fonda come portantino.

Ore 5:00 – Verso le 5 di mattina il Sindaco torna nella sua villa-monolocale-container prontamente sostituito con una nuova. Si fa mettere a letto da Matilda e chiude gli occhietti. Un’altro duro giorno di lavoro è concluso.”

Firmato Zero-Zero-Puffo

Invasione Puffosa

Dopo una mia indagine nell’ortofrutta sotto casa ho scoperto un importante documento che racconta, dagli occhi di una persona orba, l’invasione che la Terra ha dovuto subire nel 1949 da una razza aliena proveniente dal cosmo, più esattamente quella stella che noi chiamiamo Giuggianello, ovviamente stiamo parlando dei PUFFI. Devo dire che ho cominciato ad avere un profondo odio nei confronti di questa razza di bastardi, anche se spesso ci aiutano a combattere contro i POV e i Gargamella. Gargamella è il nome in codice dei puffi che indica un’altra strana razza abitante il pianeta: i cosidetti ‘non pensanti’. Il non pensante tipico è alto circa due metri, ha i capelli biondi e lunghi e un’espressione PERENNE da ebete. Qualsiasi cosa tu faccia in sua presenza lui riuscirà soltanto a esprimersi con due monosillabi: ‘uh’ e ‘eh’.

Ma stavamo parlando dei puffi e dell’incredibile documento intitolato di ‘Mountain Bike’. In questo documento si descrive come i Puffi siano arrivati sul nostro pianeta.

Nel Maggio del 1949 un’astronave a forma di asparago entrò in orbita intorno al nostro pianeta blu. Per alcuni giorni questi bastardi inside scannarono le nostre montagne, le nostre pianure, i nostri oceani e le nostre fogne, con uno scopo: trovare un posto in cui proliferare come delle zecche!

Pochi giorni dopo l’atterraggio. Per fortuna però c’era ad attenderli un personaggio che gli avrebbe affrontati e ricacciati nello spazio siderali a calci nel popò: il Sindaco del Mondo, che in quel periodo si faceva chiamare Fachinocia per motivi personali e per un’indigestione vescicale. Lo scontro fu epocale: il Sindaco, armato di sola fionda, due (e dico due) pietre, un paio di sandali in cuoio e un panino al salame, dall’altra parte l’astronave asparago armata di laser e bombe atomiche. I Puffi non esitarono un secondo e sganciarono 50 bombe atomiche da 5 Megatoni ciascuna (capaci di distruggere una città come Reggio Calabria in 2.34 millesimi di secondo) e quindi scaricarono tutta l’energia dell’asparago a laserate.

I minuti passarono nell’attesa che i fumi e le radiazioni si disperdessero un pochettino. Tra la polvere per appar un figuro un po’ sporco: IL SINDACO DEL MONDO ovvero FACHINOCIA.

Il Sindaco, leggermente intontito, fece un colpo di tosse. In quel momento sull’astronave finì l’energia e cadde al suolo come un ravanello secco pieno di vermi marci e con un paio di costole rotte, le gengive infiammate e l’artrosi alla palpebra.

La gente che aveva assistito all’evento a poche decine di metri di distanza rimase stupefatta dalla potenza del Sindaco e lo acclamò Ministro del Mondo, ma lui, umile, decise che gli bastava la carica di Sindaco del Mondo, anche se poi la perdette a una partita ad Assopigliatutto con Urkausk Vodkavodk, noto POV gay incrociato ad un Nonpensante.

I poveri Puffi bastardi schifosi non si arresero però e crearono una piccola comunità di bastardi schifosi nell’est dell’Oregon. Crarono anche un clone di una zanzara che incaricarono di diffondere nel mondo la storia dei Puffi. Purtroppo le Zanzare sono notoriamente delle idiote e uscì il cartoon che tutti conosciamo, basato per su fatti veri!

I puffi del cartoon sono 100 + il grande bastardo, in realtà erano 101 + una serie di colf e badanti irregolari a bordo. C’era anche un POV travestito e due criceti vaganti.

I Nonpensati sono alla ricerca dei puffi per distruggere noi umani, peccato che visto il loro quoziente intellettivo ci vorrà un tempo pari alla vita del Sindaco del Mondo che è notoriamente immortale: è nato per mano di Crono, dio del tempo, e di Metra, dea dello spazio, col supporto logistico di Volto, dio della tensione, e Giuseppe, il dio della mortadella. Il tutto ovviamente in una dimensione parallela e traversale all’ultimo incrocio in fondo a destra, svolti per tre incroci consecutivi a sinistra e schiacci una merda.

Propaganda Puffosa

Certe volte, le cose che abbiamo imparato ad amare di più e che ci sembrano estranee a tutto il male della nostra società, sono in realtà il mezzo più subdolo con il quale si manipolano le menti di povere persone inerti.

Quella che vi sto per raccontare è la pura realtà, innegabile e limpida come l’acqua di sorgente, fate un po’ voi i vostri ragionamenti contorti, io vi presento i fatti!

Da come avrete capito dal titolo, vi parlerà dei Puffi, i simpatici esserini blu che conoscete da sempre dai cartoni animati di Italia 1 con la sigla di Cristina d’Avena. Li conoscete tutti vero? 100 Puffi, un Grande Puffo (più una serie di Puffi nuovi apparsi per prolungare la vita della serie e portare un po’ di novità come il Nonno Puffo o i Puffi Bambini), un paese in mezzo alla foresta e un cattivo di turno Gargamella. Bene, cominciamo un attimo ad analizzare la società dei Puffi: sono tutti uguali, non c’è denaro e c’è un Puffo più uguale degli altri. Queste premesse mi sembrano ricordare qualcosa… non so… Poi c’è Gargamella che vuole catturare i Puffi per trasformarli in oro e placare la sua voglia di denaro (che i Puffi non hanno).

Pensiamo, pensiamo… Guarda! Passa il Grande Puffo, vestito di ROSSO e con una lunga BARBA.

Ho capito! La società dei Puffi è una comunità comunista: sono tutti uguali e senza soldi. Non lavorano per il bene personale, ma per quello della società e combattono contro il capitalista Gargamella. Il Grande Puffo vestito di rosso e con la barba assomiglia a Marx e a Lenin, insomma siamo di fronte a una delle più subdole propagande della storia! Viva l’uguaglianza e abbasso il capitalismo, cari compagni!

Ma vi rendete conto? Noi e i nostri bambini siamo stati sottomessi per 40 anni a una continua azione propagandistica comunista! Assurdo! Il Grande Puffo ci ha insegnato che è bello vivere nell’omogeneità e noi pensavamo a cantare in karaoke sulla sigla senza che nessuno ci dicesse: “Vedi che quella è propaganda, una società di quel tipo è utopica, non per niente i modelli russo e cinese sono stati abbandonati nello sconforto della popolazione”.

Spero di avervi aperto gli occhi con questo articolo, il Prosciutto Sugli Occhi (PSO) non fa bene alle rughe!

Sulle tracce del Sindaco

In questo periodo le mie ricerche all’interno degli scaffali degli Asilo Nidi e addirittura delle scuole Elementari mi stanno facendo trovare molti documenti succulenti sulle imprese di ‘quelli dell’altra parte’. In particolare vi presento oggi un interessante resoconto di un tentativo di uccidere il Sindaco del Mondo da parte dei Nonpensanti, il noto gruppo idiota che tenta di conquistare il pianeta a testate. Ma pasta della ciancia e passiamo subito ai fatti:

Il commando era composto da 10 Nonpensanti con un’intelligenza complessiva pari a quella di una mattonella a strisce incrociate. I simpaticoni scoprirono dai Puffi che il Sindaco ha alcuni amici e parenti sul pianeta Terra, tra cui GianCalogero Coglione e suo fratello Stanislav Coglione (foto a lato) entrambi impegnati a tempo pieno nella moderazione del forum di un noto sito Nintendo Italiano: il Nintendo Club del Caribe 1999, amico intimo del Sindaco che ha voluto trovare un’occupazione per i suoi amici.

Il piano dei Nonpensati era assolutamente geniale: trovare Stanislav Coglione e chiederli dove si trova il Sindaco per poterlo trovare e quindi uccidere in qualche modo esotico in pieno stile Nonpensante (tipo facendogli mangiare 10000 budini al cioccolato, oppure obbligandolo a defecare [il Freddie Gates mi ha imposto di non dire parolaccie, bastardo] ogni due secondi) per poter finalmente conquistare il pianeta in santa pace.

I genialissimi alieni si misero subito a ricercare Stanislav scoprendo che svolge le sue mansioni in un ufficio al centro della Terra sotto le false insegne di un negozio di vestiti inguardabili molto kitch.

Grazie al fatto che i Puffi avevano anche suggerito indirizzo completo e posizione GPS i Nonpensanti ci misero solo 2 mesi a trovare il posto vista la loro impossibilità a chiedere informazioni alle persone di passaggio sapendo soltanto pronunciare i monisillabi ‘Eh’ e ‘Uh’ con cui è impossibile formulare una qualsiasi domanda di senso compiuto. Durante la ricerca si annovera la morte di un componente del commando causa incidente stradale.

La loro intelligenza superiore (rispetto a una spugna o un’ameba) li portò a girovagare per Center City per la bellezza di 6 giorni passando davanti al negozio circa 256 volte. Potete notare che il negozio reca l’insegna del Satellite Russo, ma i poveri idioti non sanno leggere visto che le loro monosillabe non glielo permettono.

Però, meglio tardi che mai, dai carteggi si evince che il commando riuscì a trovare il posto descrivendolo come molto stravagante e coloroso tanto che riuscirono addirittura a pronunciare ‘Oh’, un evento che turbò psicologicamente il leader del gruppo che morì tra dolori allucinanti.

I rimanenti Nonpensanti comiciarono a cercare Stanislav che trovarono sul cesso a cagare durante il sonno. Un Nonpensante morì per la puzza. Svegliato Stanislav si cominciò l’interrogatorio a oltranza. Dopo 20 secondi Stanislav aveva già sputtanato tutto: il Sindaco del Mondo si trovava a bordo del suo camper segreto due traverse più avanti e ci sarebbe rimasto per altre 24 ore prima di spostarsi per nuovi impegni. Alla notizia spaventosa morirono non uno ma 2 Nonpensanti più quello di prima che in verità era solo in coma.

Nelle successive 22 ore i Nonpensanti tornarono 45 volte da Stanislav a chiedere dove si trovava il Sindavo visto che non riuscivano a trovarlo. Per 45 volte Stanislav rispose con molta pazienza che si trovava a due traverse di distanza, ovviamente il tutto sempre sul cesso a cagare.

Due giorni dopo il commando individuò il camper in figura. In realtà non è un camper, ma un pullmino VW, ma in questo momento non ce ne frega niente. Il colore corrispondeva vagamente, ma poi quanti camper di quel tipo ci potevano mai essere in una strada? Uno solo! In un attimo il commando montò la bomba atomica a innesco spaziale pronti a eliminare l’avversario.

La deflagrazione distrusse tutto nel raggio di 100km, per fortuna non ci furono vittime, ma solo due ginocchia sbucciate di un bambino caduto subito dopo a causa delle scarpe slacciate.

Il commando (di cui morirono altri 3 componenti per la gioia) esultò come l’Olanda ai mondiali, felici di aver portato a termine il loro obiettivo (caso unico nella storia) con danni minimi. Rovistando tra le macerie non trovarono però il corpo del Sindaco del Mondo!!

Un’altro membro morì all’istante a causa dello scoppio delle stringhe delle scarpe che non riuscirono a digerire il pasto consumato. La situazione era critica: il sindaco non era morto, ma allora dove era? Parcheggiato accanto al camper verde pisello il commando notò però un’altro camper, verde fagiolo:

Ovviamente morirono 2 Nonpensanti. Ma gli altri prontamente prepararono il Bazooka e lo puntarono sul camper quando all’improvviso…

… uno strano bagliore accecò il numeroso commando che si sparì sui piedi, non morì nessuno, ma due secondi dopo i Nonpensanti videro questa scena:

Il camper (senza targa) che si allontanava in fretta attivando i suoi postbruciatori al floruro di sodio (sottoforma di luci dello stop). Da notare il tipico simbolo del pesce che equivale al gesto del fanculo.

La documentazione dice che i membri restanti del commando furono fucilati con le fionde, ovvero fiondati, e fu fatta un’inchiesta interdimensionale per capire cosa fosse stato quel bagliore. Ovviamente noi lo sappiamo già: Il Satellite Russo!